31/03/09

DICONO SULLA CINA - Non sarebbe più appropriato chiamarlo G2?



Il consigliere per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti durante il governo Carter, Zbigniew Brzezinski, ha dichiarato che il mondo non dovrebbe più concentrarsi tanto sul G20 ma sul più attuale G2, costituito da Stati Uniti e Repubblica popolare cinese. L'americano Washington Post, sottolinea che, se la prima riunione del G20 ha avuto luogo giustamente a Washington, questa volta avrebbe dovuto svolgersi a Pechino, "nelle sale di Piazza Tian'anmen, di fronte alla tomba di Mao e a due passi dalla Città proibita". Attualmente, infatti, è sull'asse Washington-Pechino che si decideranno le sorti dell'economia globale ed è su questo rapporto che le due potenze dovrebbero cominciare a ripensarsi.
Le due nazioni, per molti aspetti, sono divenute parte di un unico sistema economico tanto da giustificare la formulazione del termine Chimerica, coniato dallo storico scozzese Niall Ferguson per descrivere questa simbiosi.
Anche nella peggiore delle ipotesi, la Cina quest'anno crecerà del 7 per cento e John Lipsky, primo vice direttore generale del Fondo monetario internazionale, alla fine del 2008 ha previsto che saranno le economie emergenti, la Cina in testa, a produrre il cento per cento della crescita mondiale nel 2009. L'America deve prenderne atto e realizzare che non può fermare l'ascesa di Pechino né può tirarsi fuori dallo stretto legame esistente con la sua economia.
"Possiamo accettare questa relazione e cercare di partecipare alla sua definizione o rifiutarla e sopportare il debito e la sfiducia" - conclude Zachary Karabell, autore del lungo articolo e del libro in uscita In the Red: How China and America Became One Superpower Economy - "Questa volta abbiamo la possibilità di scegliere e sembrerebbe, almeno per il momento, che ci stiamo dirigendo sulla giusta via"

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