09/06/10

DICONO IN CINA - Mai più confessioni estorte

La Corte Suprema e i ministeri di Pubblica sicurezza, sicurezza di Stato e Giustizia hanno emesso congiuntamente due nuove disposizioni secondo le quali la condanna a morte può essere pronunciata solo dopo aver acquisito prove sufficienti di colpevolezza, in modo legale. L’applicazione delle nuove regole, che spiegano nel dettaglio anche le procedure da seguire per raccogliere prove valide, servirà a ridurre sensibilmente l’applicazione della pene di morte e le confessioni forzate.
Le prove ottenute illegalmente – ad esempio usando mezzi di tortura durante un interrogatorio – non potranno più essere usate, soprattutto in quei casi che prevedono la possibilità di applicare la pena di morte.
Il caso è scoppiato a seguito della vicenda di Zhao Zuohai, accusato della morte di un suo compaesano e condannato a morte dopo una confessione estorta in carcere. La sua presunta vittima è tornata improvvisamente a casa e Zhao è stato rilasciato dopo oltre dieci anni di carcere.

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