Questa settimana il presidente Obama farà la sua prima visita in Cina per trattare i temi dell'economia globale e dei cambiamenti climatici. "Mi piace Obama - scrive Ai Weiwei sul Newsweek - penso rappresenti una speranza per l'America e per il mondo. Per me è comunque inconcepibile che visiti la Cina senza mettere in agenda i diriti umani. Che ci importa della crescita economica quando non ci sono le protezioni di base per i cittadini?" E spiega che in Cina il fatto che il governo occulti le informazioni è un'antica tradizione, per questo per i cinesi è così difficile conoscere la verità. "Per noi è vitale portare in luce la verità ma, come altre società tiranniche la Cina non ha un sistema di giustizia indipendente. Quando la polizia impedisce a un testimone di presentarsi in un processo, significa che il nostro sistema legale assomiglia al sistema mafioso. Inoltre non esiste una stampa libera che pone domande."
Ai Weiwei è il figlio di un poeta dissidente che ha passato buona parte della rivoluzione culturale nei campi di rieducazione dello Xinjiang. Ha studiato cinema insieme a Chen Kaige e Zhang Yimou, ha vissuto a New York dove ha studiato design e poi è tornato a Pechino, la sua città natale. Ai è soprattuto noto in Occidente per aver collaborato ai progetti dello stadio simbolo delle Olimpiadi 2008, il Nido d’uccello. Blogger prolifico, sempre critico verso il regime, aveva lanciato una campagna per censire gli studenti morti durante il terremoto del Sichuan. L'11 agosto scorso si era recato a Chengdu assieme ad altri attivisti per testimoniare al processo del suo collega Tan Zuoren accusato di incitamento al sovvertimento del potere di stato per aver condotto un'indagine sulle famiglie che avevano perso i figli nelle scuole crollate e per averla pubblicata online.
A settembre Ai è stato operato in un ospedale di Monaco a seguito della diagnosi di una emorargia cerebrale. L'intellettuale ha dichiarato che il trauma cranico è stato provocato dalle percosse ricevute dai servizi segreti a Chengdu la notte tra l'11 e il 12 agosto. Da allora non ha perso un'occasione per chiedere giustizia.
Ai Weiwei è il figlio di un poeta dissidente che ha passato buona parte della rivoluzione culturale nei campi di rieducazione dello Xinjiang. Ha studiato cinema insieme a Chen Kaige e Zhang Yimou, ha vissuto a New York dove ha studiato design e poi è tornato a Pechino, la sua città natale. Ai è soprattuto noto in Occidente per aver collaborato ai progetti dello stadio simbolo delle Olimpiadi 2008, il Nido d’uccello. Blogger prolifico, sempre critico verso il regime, aveva lanciato una campagna per censire gli studenti morti durante il terremoto del Sichuan. L'11 agosto scorso si era recato a Chengdu assieme ad altri attivisti per testimoniare al processo del suo collega Tan Zuoren accusato di incitamento al sovvertimento del potere di stato per aver condotto un'indagine sulle famiglie che avevano perso i figli nelle scuole crollate e per averla pubblicata online.
A settembre Ai è stato operato in un ospedale di Monaco a seguito della diagnosi di una emorargia cerebrale. L'intellettuale ha dichiarato che il trauma cranico è stato provocato dalle percosse ricevute dai servizi segreti a Chengdu la notte tra l'11 e il 12 agosto. Da allora non ha perso un'occasione per chiedere giustizia.
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