11/02/10

DICONO IN CINA - Quel processo a porte chiuse



Il club dei corrispondenti stranieri in Cina denuncia il fermo di nove giornalisti di Hong Kong che erano a Chengdu per seguire il processo di Tan Zuoren, l'attivista accusato di incitamento al sovvertimento del potere di stato per aver presentato un'indagine sulle famiglie che avevano perso i figli nelle scuole crollate durante il terribile terremoto che ha colpito lo Sichuan il 12 maggio 2008 (90mila vittime).

"Siamo arrivati al tribunale di Chengdu verso le sette. Volevamo intervistare Tan fuori dal tribunale prima del processo, il cui inizio era fissato alle 9.30. Intorno alle 9.00 la polizia ci ha ingiunto di entrare in una stanza e, quando ci siamo rifiutati, ha usato la forza per costringerci.
Quando siamo usciti abbiamo provato ad intervistare l'avvocato a proposito della sentenza a cinque anni di prigione per sovvertimento del potere di stato. La polizia in uniforme ci ha di nuovo cacciati, con la scusa che stavamo occupando illegalmente i marciapiedi. Nonostante tutto siamo riusciti ad avere la nostra intervista."

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