In occasione della partecipazione di Berlusconi al VII vertice euroasiatico (Asem) tenutosi a Pechino, il più grande portale di informazione in lingua cinese, sina.com, gli ha dedicato una pagina titolandola significativamente Italy Premier. Nonostante non dica nulla di nuovo, è abbastanza interessante leggere l'immagine che restituiamo a una nazione che è sempre più influente nelle relazioni internazionali.
La pagina si apre con una sintetica biografia di Silvio Berlusconi (incorniciata da fotografie e fotomontaggi del premier) in cui si narra in poche parole la sua formidabile carriera: dall'industria edile a quella delle telecomunicazioni, il successo della sua presidenza del Milan, la "scesa in campo" e la conseguente fortuna politica.
Segue quindi l'elenco di una trentina tra le più note affermazioni con cui il nostro premier ha deliziato il mondo, ognuna corredata da articoli e foto usciti contestualmente sui principali quotidiani in lingua cinese. Alcune dichiarazioni vengono smentite con sdegno, altre sono citate solo come divertissement.
In ultimo, una nota a fondo pagina riflette sul personaggio. "Il problema non sta nel fatto che gli imprenditori decidano di fare politica. Se possono farlo gli operai, i contadini e gli intellettuali perché non gli uomini d'affari? Per altro Berlusconi ha un talento innato in questo campo come si evince dalla sua storia politica e, forse, possiede anche precisi ideali, spirito comunitario e senso di responsabilità sociale. Il problema è che il gergo falsificatore del mondo degli affari non è lo stesso che si può utilizzare quando si governa; troppo spesso, infatti, le sue parole sono foriere di incidenti diplomatici. Berlusconi pronuncia parole gravi e irresponsabili ma le pronuncia senza malizia e, il discredito che ne segue, gli riempie il cuore di tristezza.
L'affermazione "nella Cina del passato bollivano i bambini e li usavano per concimare i campi" ha fatto si che non solo un miliardo e trecentomila cinesi ma l'intero mondo pensasse con rabbia e indignazione agli uomini dell'armoniosa uguaglianza. Questa dichiarazione è venuta fuori dalla mente di un commerciante che, probabilmente, non si è neppure reso conto dell'errore commesso. Ora Berlusconi è tornato a fare l'uomo politico e dovrebbe aver compreso che questa volta un'affermazione simile potrebbe trasformarsi in un problema ben più grande".
The dressing needs more chuckoo
6 ore fa
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